lunedì, ottobre 30

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Il film
Secondo Amnesty International la pratica rituale delle mutilazioni genitali femminili e' praticata ampiamente in quasi trenta paesi. In alcune aree viene inflitta a piu' del 90 per cento delle donne. Milioni di donne.
La trama del film e' lineare e drammatica: una donna, Collé Ardo, vive in un villaggio africano. Sette anni fa, si e' rifiutata di sottoporre sua figlia alla pratica dell’escissione, una pratica che considera barbara. Ora, quattro ragazzine scappano per sottrarsi a questo rito sanguinario, e chiedono protezione a Colle'. Da qui lo scontro tra due tradizioni: il rispetto del diritto d’asilo (il Moolaade') e l’antica pratica dell’escissione (la Salinde').
Sembra il meccanismo perfetto di una tragedia greca.
Ma Moolaadé ? un film africano, regista africano, produzione africana.
E' stato distribuito e ha ricevuto premi in tutto il mondo.
E' il semplice e potentissimo racconto di una voce africana che parla di Africa, donne e pregiudizio.
Piu' dei documenti ufficiali, stilati dalle volonterose organizzazioni umanitarie occidentali, ci mostra la barbarie che mutila i corpi, ma suggerisce che una soluzione va cercata nelle immense risorse sociali di un continente. Africa non e' solo fame, disperazione e violenza. E' anche tradizione, valori, intraprendenza e coraggio, ricchezze umane inestinguibili.