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All'Onu partono i lavori per il Trattato internazionale sul commercio di armi
Ieri sera alle Nazioni Unite, la maggioranza dei governi del mondo ha fatto il primo passo verso un Trattato internazionale sul commercio delle armi che impedisca i trasferimenti di armi che alimentano conflitti, povert? e gravi violazioni dei diritti umani.
Il voto di ieri nel Primo Comitato dell’Assemblea generale ? giunto dopo tre anni di mobilitazione della campagna Control Arms, promossa a livello mondiale da Amnesty International, Oxfam International e Rete internazionale d’azione sulle armi leggere (Iansa). La campagna Control Arms ha ottenuto a sostegno del Trattato oltre un milione di adesioni in 170 paesi.
Nella prima occasione in cui i governi si sono pronunciati sulla proposta di un Trattato, la maggioranza ? risultata schiacciante: 139 si e un solo no, da parte degli Usa. Il si al Trattato ? stato particolarmente forte in Africa, America Latina ed Europa. La risoluzione presentata al Primo Comitato era stata co-sponsorizzata da 116 governi, un numero estremamente elevato per un’iniziativa cos? innovativa. Nei giorni immediatamente precedenti, in una dichiarazione diffusa dalla Fondazione Arias e dalla campagna Control Arms, 15 premi Nobel per la pace avevano sostenuto la risoluzione.
La risoluzione adottata ieri dal Primo Comitato dell’Assemblea generale dell’Onu chiede al Segretario generale Ban Ki-moon di sondare i pareri di tutti gli Stati membri sulla praticabilit?, l’ambito di applicazione e i parametri di riferimento di uno strumento internazionale, legalmente vincolante, che istituisca standard internazionali comuni per l’esportazione, l’importazione e il trasferimento di armi convenzionali. Il Segretario generale dovr? riferire all’Assemblea generale alla fine del 2007. Successivamente istituir? un gruppo di esperti governativi di ogni parte del mondo che approfondir? i vari aspetti e riferir? all’Assemblea generale nel 2008.
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