Crazy - Martedi 6 marzo ore 19.30 Aula 3 Piazza Scaravilli
Quattro fratelli maschi, un padre ossessionato da machismo e virilità, una madre profondamente religiosa: in simili condizioni per Zachary, quarto e più sensibile tra cinque fratelli maschi, la scoperta dell’identità sessuale si trasforma in ricerca. In un viaggio (pre) adolescenziale carico di frustrazione e senso di colpa, si seguirà la crescita di Zachary, scandita da natali in famiglia e pulsioni contrastanti, verso il raggiungimento di un equilibrio chiamato consapevolezza.Il cinema canadese riserva, seppur su frequenze modeste, piacevoli sorprese formato festival; è il caso di C.R.A.Z.Y., epopea familiare focalizzata sul singolo che serpeggia con pregevole sensibilità tra i più angusti recessi di una mente nell’età della formazione. La scelta di una struttura ripetitiva, in un intreccio cadenzato su raduni familiari e situazioni tipiche, evidenzia i cambiamenti dei caratteri stagliati sulle varie epoche, contraddistinte a loro volta da una colonna sonora eccellentemente missata. Tanti pregi dunque, tra cui una regia diligente e ricca di trovate, per un’opera che più che dire vuole smaniosamente mostrare: addirittura troppo. In un contesto delineato da un’ossatura a conti fatti abbastanza circoscritta, l’incapacità di Jean Marc Vallée di rinunciare a qualcosa, scaricando qualche quarto d’ora di zavorra in fase di montaggio, è ciò che fa volare C.R.A.Z.Y. a quote sensibilmente più basse rispetto alle proprie potenzialità. Come una bella canzone senza chiusura a tempo.
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