martedì, ottobre 31

Concerto reggae x i diritti umani

SABATO 4 NOVEMBRE ORE 22,00 NEVER PUB VIA SARAGOZZA 67/b - BOLOGNA
REGGAE FOR AMNESTY GARDEN HOUSE in concerto



concerto a sostegno della campagne di Amnesty International contro la violenza omofobica e la violenza e la discriminazione sessuale delle donne in Giamaica
Il gruppo Universitario Amnesty International di Bologna sar? presente con un banchetto informativo dove avrete la possibilit? di firmare gli appelli per le campagne in Giamaica.
Per maggiori informazioni sulle campagne in corso
www.amnesty.it

Amnesty International continua la sua campagna contro la violenza omofobica! Vieni a firmare la cartolina in cui chiediamo al Primo Ministro giamaicano di prendere urgenti e concrete misure per proteggere lesbiche, gay, bisessuali e transessuali dalla violenza e dalla discriminazione in cui vivono quotidianamente, e affinché si ottenga l'abrogazione della legislazione che criminalizza l'omosessualit? .

Amnesty International ha inoltre lanciato un rapporto in cui denuncia come migliaia di donne e ragazze in Giamaica siano vittime di violenza sessuale e come il proliferare di comportamenti che di fatto favoriscono abusi e violenze sia determinato anche dal mancato impegno dello Stato nella lotta contro la discriminazione. Chiediamo pertanto al Governo che contribuisca a riformare e migliorare gli strumenti legislativi che devono contribuire all'eliminazione della violenza sessuale in Giamaica
INGRESSO LIBERO
Vi aspettiamo, non mancate!

lunedì, ottobre 30

moolaade'

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Il film
Secondo Amnesty International la pratica rituale delle mutilazioni genitali femminili e' praticata ampiamente in quasi trenta paesi. In alcune aree viene inflitta a piu' del 90 per cento delle donne. Milioni di donne.
La trama del film e' lineare e drammatica: una donna, Collé Ardo, vive in un villaggio africano. Sette anni fa, si e' rifiutata di sottoporre sua figlia alla pratica dell’escissione, una pratica che considera barbara. Ora, quattro ragazzine scappano per sottrarsi a questo rito sanguinario, e chiedono protezione a Colle'. Da qui lo scontro tra due tradizioni: il rispetto del diritto d’asilo (il Moolaade') e l’antica pratica dell’escissione (la Salinde').
Sembra il meccanismo perfetto di una tragedia greca.
Ma Moolaadé ? un film africano, regista africano, produzione africana.
E' stato distribuito e ha ricevuto premi in tutto il mondo.
E' il semplice e potentissimo racconto di una voce africana che parla di Africa, donne e pregiudizio.
Piu' dei documenti ufficiali, stilati dalle volonterose organizzazioni umanitarie occidentali, ci mostra la barbarie che mutila i corpi, ma suggerisce che una soluzione va cercata nelle immense risorse sociali di un continente. Africa non e' solo fame, disperazione e violenza. E' anche tradizione, valori, intraprendenza e coraggio, ricchezze umane inestinguibili.

domenica, ottobre 29

7 novembre: cineforum

Ragazzi inizia il nostro primo cineforum!
Il 7 novembre inizieremo le nostre proiezioni a tema con il film Moolade'!
Le proiezioni si terranno nelle aule di piazza scaravilli!
Per le date future stiamo lavorando per selezionare i film al meglio!
A presto.....

lunedì, ottobre 23

Come funziona la nostra biblioteca?

modalita' di prestito esterno:
il prestito in genere non e' consentito. Solo in casi eccezionali viene concesso ad insegnanti per progetti di Educazione ai Diritti Umani e a studenti universitari impegnati in tesi di laurea sui Diritti Umani (necessaria una lettera di presentazione del relatore). In ogni caso NON e' concesso il prestito esterno di documenti particolarmente importanti e non pi? in commercio.
per i soci di Bologna:
i soci di Amnesty International domiciliati a Bologna possono accedere al prestito esterno, presentando il tesserino di iscrizione all'Associazione o la ricevuta di pagamento della quota.
rapporti annuali:
il Centro di Documentazione ha raccolto tutti i rapporti annuali della Sezione Italiana dal 1978 in avanti. Questi rapporti sono la testimonianza storica dell'impegno e del lavoro dell'associazione e sono disponibili SOLO per la consultazione, senza alcuna eccezione.



ORARI
orario apertura / opening timemarted? / tuensday:9.30 - 13.3015.30 - 18.00sabato / saturday:9.30 - 13.30
via irma bandiera 1A40134 BOLOGNA (Italy)tel. 051 434384

news di sabato

Ciao a tutti.... (forse ? pi? adeguato a tutte).....
Dopo l'incontro a cui ho partecipato in sede sabato mattina con i vari responsabili campagne dei vari gruppi sono venute fuori varie cosa interessanti.....
Allora dobbiamo decidere un altra campagna da seguire oltre ad invisibili (che ? obbligatoria).
Poich? ogni gruppo deve almeno seguire 2 campagne.
La scelte pu? variare o tra "mai pi? violenza sulle donne", "control arms", o la nuova campagna "guerra al terrore".
Dobbiamo scegliere un area geografica del mondo da seguire......
Queste decisioni vanno ufficializzate in un modulo che paolo ha inviato via mail ai vari gruppi ma che a noi penso non sia arrivata.....
Claudia tu che hai contatti con Paolo prova a chiedere se te lo rinvia.
Altra cosa che ho notato.... sul sito nazionale non compare il nostro gruppo.... Come si fa a farlo inserire? Come facciamo a diventare ufficialmente un gruppo?
Amnesty cerca nuovi coordinatori di campagne, chi ne ha voglia si faccia avanti.......
Parleremo meglio di tutto ci? mercoledi al Caf? de la Paix.........
P.S.
Forse ? meglio che qualcuno di noi prenda la tessera di amnesty da gennaio

giovedì, ottobre 19

Cinemaambiente (torino, 27-31 ottobre)

Cinemambiente e Amnesty International propongono una riflessione sul tema “ambiente e diritti umani” all’interno della sezione Global Vision, per sottolineare la stretta correlazione fra impegno ecologista e promozione dei diritti umani. Sempre pi? spesso, infatti, nel corso delle emergenze ambientali, si verificano anche gravi fenomeni di violazione dei diritti fondamentali. Numerosi sono gli ambientalisti, in varie parti del mondo, perseguitati con accuse e ingiuste condanne.Cinemambiente offre una selezione di documentari da diversi paesi, che illustrano e mettono in evidenza realt? geopolitiche di crisi e pratiche di sfruttamento incontrollato dell’ambiente, spesso accompagnate da gravi violazioni ai danni degli attivisti locali.Accanto alle proiezioni, Cinemambiente ospiter? domenica 29 alle ore 17.30 una tavola rotonda con prestigiosi ospiti internazionali come Felipe Arreaga (Messico), Ka Hsaw Wa (Birmania), Alexander Nikitin (Russia), Farid Tukhbatullin (Turkmenistan), che hanno contribuito alla causa ambientalista, mettendo spesso a rischio la propria incolumit? e subendo restrizioni alla propria libert?.Tutte le proiezioni e la tavola rotonda si svolgeranno a Torino, presso il Cinema Massimo, in via Verdi 18.Festival CinemambienteUfficio StampaDaniela Giuffrida - cell. 338 8086800Virginia Moniaci - cell. 333 8523627email: press@cinemambiente.it

Amnesty denuncia peggioramento dei diritti in Darfur

Nonostante la firma, cinque mesi fa, dell’Accordo di pace per il Darfur (Dpa), Amnesty International denuncia in un nuovo rapporto l’intensificarsi dei combattimenti, l’aumento degli sfollati e un clima di maggiore incertezza. Constatato che, finora, la Missione dell’Unione africana in Sudan (Amis) non ? stata in grado di proteggere la popolazione civile, l’organizzazione per i diritti umani sollecita ancora una volta il governo sudanese a consentire la presenza, senza ulteriore ritardo, di una forza di pace dell’Onu col mandato di tutelare i civili del Darfur.Il governo del Sudan ha recentemente lanciato la pi? imponente offensiva militare da oltre un anno nel Darfur settentrionale. Nella regione stanno avendo luogo bombardamenti su vasta scala. Questa offensiva ? caratterizzata da gravi violazioni del diritto umanitario, tra cui attacchi indiscriminati e sproporzionati e attacchi diretti contro i civili. Spesso, come nel caso dell’incursione su al-Hassan del 29 luglio, vengono presi di mira ospedali e scuole. Nel bombardamento di Kusa Kuma, a nordest di al-Fasher, avvenuto il 27 settembre, sono state uccise tre donne: Halima ’Issa Abaker e due sorelle, Maryam e Hawa Ishaq Omar.Il rapporto di Amnesty International denuncia come in ampie zone del Darfur occidentale, i Janjawid (le milizie a cavallo filo-governative) abbiano ormai assunto il quasi completo controllo delle terre e le stiano occupando dopo averle rese disabitate a seguito delle massicce offensive del 2003 e del 2004. Gli sfollati vivono come prigionieri all’interno di campi, mentre all’esterno di questi le forze di sicurezza e i Janjawid continuano a rendersi responsabili di uccisioni, sequestri, espulsioni e stupri.Il conflitto si sta allargando al Ciad orientale. Gli attacchi dei Janjawid contro la popolazione del Ciad, attraverso la frontiera del Darfur, iniziati alla fine del 2005, sono ancora in corso. Le comunit? sotto attacco hanno stretto legami con i gruppi armati del Darfur che si oppongono al governo sudanese. Per porre fine alle aggressioni contro i civili e fermare l’ulteriore espansione del conflitto, e' necessario interrompere gli attacchi oltreconfine.Numerosi testimoni raggiunti da Amnesty International nel Ciad orientale hanno confermato che l’Amis non ? stata in grado di proteggere in modo efficace i civili. La forza dell’Unione africana ? rimasta inerme di fronte agli attacchi dell’esercito sudanese e dei Janjawid e non ha indagato sulle violazioni del cessate il fuoco, come pure avrebbe dovuto fare. Questo continuo fallimento, che va avanti da un anno, ha compromesso la reputazione dell’Amis agli occhi della popolazione del Darfur, che guarda ora all’Onu come alla forza che potr? darle quella protezione di cui ha disperatamente bisogno.Secondo un testimone, “le forze dell’Unione africana non sono presenti nel campo profughi, ma spesso le vedi bighellonare in citt?. Quando si fanno vedere, i Janjawid non osano attaccarci. Ma all’Unione africana non interessano i profughi. Non fanno nulla quando protestiamo. Quando una ragazza viene violentata nelle vicinanze del campo, l’unica cosa che fanno e' riportarla indietro. Mica fanno un’inchiesta…”.La popolazione del Darfur ha sofferto pene inenarrabili nel corso del conflitto. Amnesty International chiede ai membri del Consiglio di sicurezza e all’Unione africana di ottenere l’assenso del Sudan alla presenza di una forza di pace dell’Onu e di accrescere la capacit? dell’Amis di proteggere i civili fino a quando i peacekeeper dell’Onu non verranno dispiegati nella regione.Amnesty International chiede al governo del Sudan di:- consentire la presenza della forza di pace dell’Onu, prevista dalla Risoluzione 1706 del Consiglio di sicurezza;- permettere all’Amis di continuare a operare nel Darfur fino a quando i peacekeeper dell’Onu non verranno dispiegati;- porre fine a tutte le violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario nel corso dell’attuale offensiva militare.Amnesty International chiede ai gruppi armati riuniti nel Fronte nazionale di redenzione di prendere tutte le misure necessarie per non violare il diritto umanitario e per non spingersi nei luoghi in cui si trova la popolazione civile del Darfur.Amnesty International rivolge un appello al Consiglio di sicurezza dell’Onu e all’Unione africana per:- sviluppare una posizione comune per ottenere l’assenso del Sudan al dispiegamento della forza di pace dell’Onu;- rafforzare l’Amis affinché sia in grado di svolgere il proprio mandato sulla protezione dei civili fino a quando una missione dell’Onu non abbia preso il suo posto.

Le nostre iniziative

Le nostre iniziative vanno spesso di pari passo con il gruppo "adulti" di Amnesty International.
Le nostre attivita' sono spesso quelle di raccolta firme per appelli e campagne specifiche es. "invisibili" (detenzione illegale di minori nei cpt), "mai piu' violenza sulle donne" e tante altre, fund raising (vendendo gadget, magliette, libri e dvd) e partecipazione attiva.
Nelle nostre riunioni settimanali e' nata la volont? di creare un cine-forum (luogo ancora da definirsi) e di richiedere uno spazio in facolt? (si pensava scienze politiche, visto che la maggior parte deglia derenti al nostro gruppo ne fa parte) dove incontrarci e avere uno spazio per discutere.

giovedì, ottobre 12

Chi siamo!?!??!?!?!

Benvenuti nel sito del Gruppo Universitario di Bologna di Amnesty International di Bologna.
Nonostante il nostro gruppo sia attivo da piu' di un anno, solo ora abbiamo deciso di creae il sito!
Tutto cio' e' dovuto alla nostra nuova voglia di rimboccarci le maniche.
Infatti siamo in piena "campagna acquisti".
La nostra idea principale e' quella di pubblicare su questo blog date, eventi, notizie riguardanti i diritti umani e tutto cio' che concerne quello che tratta amnesty!
Buona navigazione!!!!!!!!!!!!!!!!
Dimenticavo........ noi ci troviamo ogni mercoledi al Cafe' de la paix Via Collegio Di Spagna, 5/B.
Vi Aspettiamo!!!!!!!!!!!!!!